Fitodepurazione delle Acque: Come Funzione e Vantaggi

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La fitodepurazione è un metodo di depurazione delle acque reflue domestiche che si basa su processi biologici naturali. È quindi una soluzione ecocompatibile per depurare le acque di scarico nel rispetto dell'ambiente. Si tratta di un procedimento noto da tempo e già molto diffuso per esempio nei paesi del Nord Europa. La facilità di realizzazione di questo tipo di impianti e la scarsa manutenzione di cui necessitano ne sta facilitando la diffusione anche in Italia. Un impianto di fitodepurazione consiste nella creazione, all'interno di un apposito bacino artificiale, di un ambiente naturale costituito da piante le cui radici favoriscono la proliferazione di microorganismi che, tramite processi chimici, eliminano le impurità contenute nell'acqua rendendola idonea all'irrigazione. In questo modo, la depurazione dell'acqua avviene in modo naturale sotto le piante che ricoprono il bacino e che ne nascondono la presenza impedendo il diffondersi di cattivi odori. Impianti di questo tipo possono anche avere dimensioni ridotte e quindi possono essere installati in qualsiasi giardino.

A cosa serve la fitodepurazione

La fitodepurazione è un metodo per depurare le acque reflue domestiche, agricole e, in alcuni casi, anche industriali, provenienti dagli scarichi situati in luoghi dove l'accesso al sistema fognario non è diretto ma discontinuo e irregolare, come ad esempio in molte zone di campagna. Si rivela quindi particolarmente indicato, oltre che per le case di campagna o di villeggiatura, per aziende agricole e agriturismi, campeggi, stabilimenti balneari e strutture sportive lontane dai centri urbani come ad esempio i maneggi. Oltre a depurare le acque di scarico, questo sistema permette di riutilizzarle, rendendole idonee all’irrigazione.

In cosa consiste la fitodepurazione

La fitodepurazione si basa su un processo biologico naturale che avviene grazie alla presenza, in un determinato ambiente, di batteri e microorganismi che si nutrono delle sostanze organiche presenti. Nel caso della fitodepurazione i batteri trovano il loro habitat e proliferano tra le radici delle piante (il termine deriva dal greco “phyto” che significa pianta) nello strato ghiaioso che riempie un apposito bacino artificiale. Il potere depurante degli ambienti paludosi era già noto, anche se in modo empirico, e ampiamente utilizzato nell’antichità, per esempio, nella Roma Imperiale, la Cloaca Massima defluiva nelle Paludi Pontine. In anni molto più recenti, grazie al progresso tecnico e scientifico, questo sistema è stato attualizzato e riportato in auge. Il procedimento consiste nel far confluire le acque di scarico all'interno di un bacino artificiale. Le stesse acque, una volta depurate, potranno defluire ed essere riutilizzate. La presenza dell'impianto è nascosta dalle piante e dallo strato ghiaioso che lo ricoprono e lo rendono attivo, di conseguenza l'intera area è calpestabile e quindi, nessuna visione sgradevole o cattivi odori.

Come funziona un impianto di fitodepurazione

Volendo realizzare un impianto di fitodepurazione, per prima cosa bisogna predisporre un bacino artificiale impermeabilizzato in modo che le acque reflue non possano raggiungere il terreno circostante e contaminarlo. Il bacino può essere scavato nel terreno e in questo caso deve essere rivestito da uno strato di guaina impermeabile, oppure può essere costituito da una vasca artificiale appositamente predisposta.

Il bacino viene poi riempito con materiale ghiaioso inerte e infine piantumato. La tipologia di piante deve essere scelta in base all'idoneità a favorire la proliferazione dei microorganismi che svolgono la funzione di depurare l'acqua.

Il livello delle acque reflue all'interno del bacino è mantenuto costantemente al di sotto della superficie tramite un sistema di regolazione. Questo permette di evitare che l'acqua affiori diffondendo cattivi odori e attirando fastidiosi insetti.

Il bacino rimane quindi nascosto sotto il terreno che, piantumato e calpestabile, si presenta come un'area verde.

La realizzazione dell'impianto è piuttosto semplice e possono provvedere a realizzarlo idraulici e muratori. Il compito del giardiniere sarà quello di scegliere le piante più adatte e disporle in maniera da creare una zona gradevole e decorativa che si integra perfettamente nel giardino.

Le acque degli scarichi, sia dei servizi igienici (acque nere) provenienti dalle fosse biologiche e sia le acque saponose e di cucina (acque grigie) provenienti da un degrassatore, confluiscono nell'impianto di fitodepurazione tramite un pozzetto di entrata e, dopo essere state depurate, defluiscono tramite un pozzetto di uscita.

Il pretrattamento delle acque reflue

Nelle zone in cui il collegamento alla rete fognaria è assente o difficoltoso, gli edifici sono dotati di sistemi di raccolta delle acque reflue. Il più semplice e molto diffuso è costituito dai cosiddetti pozzi neri che sono dei contenitori che presentano esclusivamente un condotto di afflusso e devono quindi essere periodicamente svuotati. Le fosse biologiche, dove le acque reflue vengono raccolte e trattate, hanno anche un condotto di efflusso che può essere collegato ad un impianto di fitodepurazione. Le fosse biologiche possono essere di vari tipi, tra cui la fossa settica tradizionale, la fossa settica Imhof e fossa settica tricamerale. Nelle fosse Imhof e tricamerale il processo di depurazione è più efficace e sono quindi adatte ad essere collegate ad un sistema di fitodepurazione.

Manutenzione dell'impianto di fitodepurazione

L'impianto di fitodepurazione non richiede una particolare manutenzione. Ovviamente è necessario provvedere ai normali controlli e alla manutenzione della fossa biologica e del degrassatore da effettuare annualmente. Inoltre, è necessario controllare ogni sei mesi il pozzetto di ingresso e il dreno di distribuzione rimuovendo eventuali depositi fangosi o di pietrisco.

Ogni sei mesi bisogna controllare che non ci siano piante infestanti, che vanno subito estirpate perché potrebbero compromettere il funzionamento dell’impianto. Nel primo periodo di messa in opera dell'impianto è bene effettuare il controllo ogni 3 mesi perché eventuali piante infestanti potrebbero proliferare con maggiore facilità.

Vantaggi della fitodepurazione

Come abbiamo detto, la realizzazione dell'impianto non comporta grossi lavori ed è quindi vantaggiosa anche economicamente. La manutenzione non è particolarmente impegnativa e, proprio perché si tratta di un meccanismo basato su una naturale attività biologica, gli impianti funzionano in totale assenza di parti elettromeccaniche. In più, dato che sfrutta un processo biologico naturale, questo tipo di impianto ecocompatibile assicura una lunga durata e la possibilità di riutilizzare le acque di scarico nel rispetto dell'ambiente. Altri vantaggi notevoli sono la totale assenza di cattivi odori e l'aspetto naturale e gradevole dell'area dell'impianto stesso che può essere realizzato anche nelle immediate vicinanze dell’abitazione, quindi anche in un giardino o in un’area verde relativamente piccola.

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