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Al centro del lavoro di progettazione architettonica dello studio Grippo+Murzi si trova la volontà di influire sulla definizione degli ambienti interni usando tutti i possibili strumenti a disposizione dell'interior design, per costruire dei progetti di arredamento coerenti e organici. E quindi colori, luce e materiali diventano strumenti al servizio di un racconto che parte da desideri e esigenze dei committenti, per arrivare a spazi in cui funzionalità e stile trovano sintesi sartoriali. Colori, luce e materiali sono i lemmi di un lessico progettuale che elabora soluzioni costruite su misura per rispondere alle mutevoli esigenze architettoniche, estetiche e funzionali che ogni progetto implica. Gli arredi su misura si uniscono al dettaglio attentamente selezionato, a luci che sono sempre collocate e orientate in maniera deliberata, a una selezione di materiali eseguita in funzione della costruzione dello spazio, a note di colore che sono parte attiva della definizione di un ambiente. L'arredamento di interni allora diventa quasi un lavoro di orchestrazione certosino e artigianale, per modulare ambienti in cui collegamento organico, equilibrio e semplicità diventano una cifra riconoscibile.
Con l'obiettivo di trasformare l'organizzazione dell'appartamento e la distribuzione degli spazi, il progetto di ristrutturazione di Grippo+Murzi ha previsto l'unificazione di salotto e sala da pranzo in unico ampio spazio dedicato alla zona giorno. Le rispettive aree sono così definite dalla disposizione dei complementi di arredo. A partire proprio da quella del divano grigio e del grande tavolo con piano in legno, centri focali delle rispettive aree, che sono disposti in parallelo a tracciare la direttrice al centro di un ideale reticolo che porta la fuga prospettiva verso le finestre e la luce naturale.
Al centro del progetto che ha rivoluzionato un appartamento degli anni Sessanta, pur rispettandone e valorizzandone allo stesso tempo alcuni dei tratti caratterizzanti, si trova la cucina. Pensata come una sorta di scatola aperta e accessibile da tre lati, questa struttura bianca emerge dalle predominanti nuance scure del pavimento in bambù, sfruttando il contrasto cromatico come strumento di definizione degli ambienti. Gli arredi su misura completano un progetto sartoriale che intreccia i complementi di arredo unici con la visione complessiva dell'interior, per il quale l'arredamento della casa si dipana come quello di un organismo in cui ogni parte è sempre strettamente legata al tutto, in una trama di rimandi materici, cromatici e stilistici.
Il bagno di questo appartamento riqualificato dall'intervento di Grippo+Murzi riprende alcuni dei temi centrali nel lavoro dello studio. A partire dalla luce che, usata con raffinata semplicità, diventa strategica nella definizione dello spazio. Posta dietro lo specchio ovale, fa fluttuare la superficie riflettente, introducendo una inaspettata profondità. Allo stesso tempo espone e valorizza la texture della parete, contribuendo a generare l'impressione che l'ambiente sia una sorta di scrigno, avvolgente e caldo.
Le linee sobrie e razionali dei complementi di arredo, come quelle del divano che troviamo al centro del living, si alternano con i dettagli eclettici e le note di colore usate con libertà e audacia per comporre un mosaico dal sapore moderno. Il colore diventa strumento non solo decorativo, ma anche di definizione degli ambienti, con scelte mai casuali che mischiano tanto i contrasti, come quello tra il bianco abbacinante di pareti e soffitto e le nuance ricche del parquet posato in diagonale a tolda di nave, che le note accese e vivissime delle sedute, ma anche dei porta candela che accendono le trasparenze del piano del tavolo.
Il colore si fonde con la forma, in un alternarsi di pieni e vuoti che rendono viva la parete attrezzata creata su misura per la ristrutturazione di un appartamento degli anni Settanta. Rigore e sobrietà caratterizzano il reticolo geometrico formato da mensole e ante, stemperato però dalle note vivissime della tonalità di blu che si stende, avvolgente, stagliandosi sullo sfondo della zona living.
Le note forti della carta da parati avvolgono completamente la parete e la testata su cui il letto si appoggia, rivestendo e mimetizzando anche la porta, che si apre come a squarciare una coltre. Le forme minimali delle luci a sospensione che raggiungono dall'alto i comodini, altrettanto sobri, introducono un interessante contrasto che sembra portare una nota di razionale tranquillità, a rendere armonico lo spazio di questa camera da letto.
Pochi elementi bastano per costruire un microcosmo autonomo, ma non isolato, nel contesto di questo appartamento. La lampada da terra illumina direttamente il piano del tavolo in legno, con un vaso al centro. Un esempio molto interessante di un lavoro progettuale in levare, che usa la luce come elemento funzionale e decorativo insieme, principio armonizzante utilizzato deliberatamente dagli architetti per tenere insieme in maniera coerente arredi, colori e materiali.
