Intervista a Studio Bennardi Architettura Design

Eugenio C. – homify Eugenio C. – homify
RISTRUTTURAZIONE TAVERNELLE, Studio Bennardi - Architettura & Design Studio Bennardi - Architettura & Design Phòng ăn phong cách hiện đại
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Abbiamo intervistato Vincenzo Bennardi dello Studio Bennardi Architettura Design che opera in Italia concentrandosi maggiormente sulla Toscana e Milano. Lo studio è specializzato nella progettazione e ristrutturazione di interni, occupandosi in modo particolare del settore residenziale e commerciale e può vantare ben 14 anni di esperienza.

Ci parli un poco di Lei e del suo studio.

Sono un architetto e sin da piccolo ho sempre avuto questa passione per gli spazi e per le nuove creazioni, passione che poi ho incanalato verso il Design e l'Interior Design. Dopo l'università sapevo già che la mia strada doveva essere quella dell'apertura di uno studio, nonostante a Firenze, la città in cui vivo, gli studi di professionisti fossero già molto numerosi. In effetti l'inizio è stato tutt'altro che facile, però devo dire che la tenacia e un pizzico di fortuna mi hanno consentito di avviare una libera professione che oggi posso già ritenere soddisfacente.

Quali sono le sue fonti di ispirazione per un nuovo progetto?

Le mie fonti di ispirazioni derivano da tanti fattori, ma prima di tutto per me l'importante è l'analisi in loco delle criticità sui cui lavorare. Mi piace risolvere le situazioni problematiche con formule brillanti, mai scontate, sempre inedite, in modo tale che il cliente apprezzi il risultato già dai render propedeutici al cantiere. Per me comunque la scelta dei materiali, i colori, i giochi di luce sono gli ingredienti fondamentali per poter armonizzare il lessico di ogni ambientazione architettonica, un'armonia organica che deve caratterizzare ogni situazione sempre differente. Ogni progetto segue una strada esclusiva, a volte più lineare, altre volte molto più articolata. L'importante è trovare il sentiero giusto in sinergia con le esigenze funzionali della committenza. Spesso mi ritrovo ad osservare dettagli antichissimi che mi ripropongo di riutilizzare in chiave diversa, più contemporanea. La chiave progettuale consiste nel saper rinnovare, ammorbidire, svuotare e semplificare le forme senza rinunciare al giusto equilibrio delle geometrie e dei colori. 

Ci sono delle caratteristiche ricorrenti nei suoi progetti? Materiali con cui preferisce lavorare? Stili preferiti?

Le mie caratteristiche sono quelle dell'armonia, dell'equilibrio, ovvero tutti gli elementi devono legarsi fra loro in una sinfonia ben orchestrata. Le soluzioni devono essere sempre sorprendenti, inedite. L'importante è suscitare le giuste vibrazioni. Oggi le sensazioni che si provano entrando un appartamento, come in un ristorante, sono fondamentali per poter trasmettere immediatamente calore, accoglienza, creare un'identificazione per ogni ambiente in cui il fruitore deve potersi immergere con memoria storica, riconoscere lo stile come lo stile di quel luogo. Ecco perché preferisco non appellarmi ad uno stile quando inizio la progettazione o quando mi approccio a un cliente, preferisco ogni volta creare lo stile per quell'ambiente, sia esso pubblico o privato. I materiali mi piacciono tutti, se usati nel modo giusto, ovvero con sobria fantasia, gli eccessi non mi sono mai piaciuti. Certo, ho delle preferenze per i materiali naturali o comunque quelli che possono essere riutilizzati, materiali provenienti dal passato con storie antiche, in grado di essere rinnovate. Ecco perché amo principalmente il legno e la pietra, in tutte le loro forme.

Per ogni progetto bisogna tenere in considerazione chi poi andrà ad abitare nell’ambiente. Come li coinvolge, come si relaziona con loro? Ha delle storie al riguardo da condividere con homify?

Come dicevo prima per me il confronto continuo con il fruitore finale degli spazi è fondamentale, non solo prima ma in tutte le fasi della progettazione e della conduzione dei lavori. Un feeling che deve perdurare fino alla conclusione dell'incarico, ecco perché il traguardo è sempre la reciproca soddisfazione.

Un tema molto “caldo” ultimamente è la casa ecosostenibile. Come vede la casa del futuro? Come dovrà essere secondo Lei?

Il tema della casa in bioedilizia è uno dei temi a me più cari. sia che si tratti di casa nuova che di casa da ristrutturare.  Oggi ci sono per questo tecnologie nuovissime che si aggiornano in continuazione con il fine di poter risparmiare energia necessaria al fabbisogno dell'involucro edilizio. Penso a materiali come il sughero o terre crude, legno, la canapa in grado di conferire isolamenti termici oltre che acustici, senza dover ulteriormente inquinare l'ambiente per produrre pannelli in plastica. Oggi le modalità sono davvero molteplici: dalla corretta realizzazione del tetto e sottotetto ventilato, alla scelta dei migliori pannelli radianti, dalle strutture verticali coibentate agli impianti di ultima generazione a pompa di calore per il fabbisogno completo delle utenze.

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